LE TAPPE 2023

I° TAPPA: TORRE DEL GRECO (NA) PAESTUM (SA)

LA PRIMA TAPPA È UNA FRAZIONE IN LINEA DI 98,400 KM, CON UN’ASPERITÀ A METÀ PERCORSO E UN ARRIVO ADATTO PER UNA SOLUZIONE IN VOLATA.

Torre del Greco
Torre del Greco (Na)
Parco Archeologico di Paestum
Paestum (Sa)

PARTENZA:
Il via del Giro del Mediterraneo in rosa sarà dato da Torre del Greco, quarta città della Campania per numero di abitanti, posta tra il mare del Golfo di Napoli e il Vesuvio.
In particolare, l’avvio della kermesse avverrà nel quartiere Leopardi, così chiamato per ricordare il soggiorno del grande poeta recanatese nella città vesuviana, ospite nella dimora dell’amico Antonio Ranieri, oggi conosciuta come Villa delle Ginestre, in quanto qui fu composta la famosa poesia “La Ginestra”, considerata una dei capolavori di Giacomo Leopardi. La struttura, affidata alla fondazione Ente Ville Vesuviane, ospita tra l’altro ancora il mobilio originale dell’epoca.
La città vesuviana è nota poi per la lavorazione del corallo e del cammeo, tanto che la stessa è candidata per ricevere l’importante riconoscimento Unesco di patrimonio immateriale dell’umanità. Nota in Italia anche la locale produzione dei fiori. Nella basilica Santa Croce si trovano poi i resti mortali di don Vincenzo Romano, primo sacerdote della storia italiana ad essere diventato Santo (la canonizzazione è avvenuta ad opera di Papa Francesco il 14 ottobre del 2018).
Torre del Greco gode di una posizione geografica strategica, collocata in maniera pressoché equidistante da Napoli, penisola sorrentina e isole del Golfo (Capri, Ischia e Procida), tanto che uno dei traini dell’economia locale è proprio il mare e il lavoro marittimo.
ARRIVO:
Il traguardo della prima tappa sarà posto all’esterno degli scavi di Paestum, città della Magna Grecia chiamata Poseidonia dai greci in onore di Poseidone. Stando agli studi condotti, l’area successivamente occupata dalla città è stata abitata fin dall’epoca preistorica. Nella parte del Tempio di Cerere e tra il tempio e Porta Aurea, sono state fatti diversi ritrovamenti di età neolitica. Capaccio, città che ospita gli scavi, è nel periodo estivo anche una gettonata meta per le vacanze, trovandosi a ridosso del mare.

II° TAPPA: POLLA (SA) AIELLO DEL SABATO (AV)

LA SECONDA FRAZIONE IN LINEA DI 128,350 KM PRESENTA DIVERSI SALI E SCENDI E UN’ASPERITÀ MOLTO DURA A RIDOSSO DELL’ARRIVO, ANCH’ESSO POSTO IN SALITA.

Certosa di Padula
Polla (Sa)
Aiello del Sabato
Aiello del Sabato (Av)

PARTENZA:
La partenza della seconda tappa avviene da Polla, a ridosso delle certose che sono state inserite tra i monumenti ritenuti patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra queste, la più nota è la Certosa di Padula (o certosa di San Lorenzo), prima certosa ad essere sorta in Campania (dopo sono sorte quella di San Martino a Napoli e quella di San Giacomo a Capri). Polla tra il 1811 e il 1860 è stato capoluogo dell’omonimo circondario appartenente al distretto di Sala del Regno delle due Sicilie, mentre tra il 1860 e il 1927 è stata durante il Regno d’Italia capoluogo dell’omonimo mandamento del circondario di Sala Consilina.

ARRIVO:
Il traguardo della seconda frazione del Giro Mediterraneo in Rosa è posto ad Aiello del Sabato, in provincia di Avellino. Alcuni scavi archeologici qui ritrovati, fanno ipotizzare che la città sia stata fondata in epoca romana, se non anche nel Paleolitico. Tutte le abitazioni posto nella parte collinare, in particolare, furono ville romane o case dove gli abitanti si rifugiarono durante l’invasione da parte dei Longobardi.

III° TAPPA: FRATTAMAGGIORE (NA) - MONTE FALCIONE (AV)

LA TERZA E ULTIMA FRAZIONE IN LINEA DI 90,110 KM, PRESENTA UN TRATTO FINALE IN SALITA CHE POTREBBE REGALARE ANCHE SIGNIFICATIVI SCOSSONI ALLA CLASSIFICA FINALE.

Frattamaggiore
Frattamaggiore (Na)
Montefalcione_MDV_6957
Montefalcione (Av)

PARTENZA:
La partenza dell’ultima frazione della prima edizione del Giro Mediterraneo in rosa è posto a Frattamaggiore. I primi documenti che parlano della città risalgono al 923: si tratta di un cartario del monastero di San Sebastiano. L’ipotesi più accreditata da diversi studiosi è suffragata anche da un ritrovamento archeologico, fa ipotizzare che questo territorio fosse abitato già nei primi secoli avanti Cristo.
ARRIVO:
La conclusione della kermesse ciclistica al femminile è fissata a Montefalcione, in provincia di Avellino. È su queste colline, poste a 561 metri sopra il livello del mare, che il Giro è destinato ad assegnare definitivamente tutte le sue maglie. Le origini di Montefalcione risalgono a diversi secoli prima dell’Era Cristiana. A confermarlo, documenti e ritrovamenti che attestano come qui si siano succedute dominazioni etrusche, sanniti e romane. La chiesa parrocchiale presenta un pregevole soffitto a cassettoni ricco di decorazioni. Ad agosto si svolgono i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova (patrono del paese) e Santa Lucia.

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